acquaticità, un’attività di famiglia


Acquarella è il primo centro in Italia dedito esclusivamente all’acquaticità per bambini da 0 agli 8 anni. Attivo dal 1994 e dal 1998 nella propria sede di Via Ferrere 9 a Torino.

Dal 2002 organizza corsi di formazione, seminari ed un congresso biennale nel settore dell’acquaticità.

Il nostro Congresso delle Attività Acquatiche è diventato uno dei più importanti momenti di confronto per gli operatori del settore dell’acquaticità in Italia perché coinvolge referenti italiani ed esteri tra i più riconosciuti.

Le tre edizioni del Congresso hanno prodotto due importanti documenti di riferimento, frutto del confronto tra tutti i formatori attivi nel paese: la “Carta dei Diritti del bambino nuotatore e la sua famiglia” e la “Bozza di linee guida pedagogiche”.
Per Acquarella, e per molti centri del paese, la Carta e la Bozza rappresentano una guida etica e pedagogica che orienta le attività di acquaticità e quindi il nostro operato verso il bambino e la sua famiglia.

Sono proprio il bambino e la sua famiglia l’oggetto del nostro lavoro. Solitamente le attività di acquaticità sono pensate per i bambini, escludendo dall’ambito concettuale e progettuale la partecipazione attiva della famiglia. La nostra esperienza è basata sul lavoro “in” e “con” la famiglia. Crediamo che la nostra attività di acquaticità possa essere un tassello in più per aiutare le famiglie a compattarsi, affermarsi, conoscersi, aiutarsi e diventare quindi più forti e versatili a livello affettivo e relazionale. Conoscere, quindi, l’universo famigliare diventa per noi operatori oggetto di studio permanente e importante voce nei programmi dei diversi corsi/seminari che il nostro centro propone agli operatori dell’acquaticità.

Perciò gli aspetti sportivi vengono provvisoriamente relegati per dare precedenza agli aspetti ludici, alle attività piacevoli, a quelle che destano reale interesse e che aiutano a conoscere le cose, gli ambienti, le persone, il proprio corpo, i compagni, il mondo…

La sportività resta latente ed esplode nel momento in cui i bambini si ritengono interessati, pronti e competenti per affrontarla e mettersi alla prova con i movimenti standard e codificati. Nel frattempo il movimento ha una funzione esplorativa, conoscitiva, espressiva, improntata sull’emergere della personalità, sulla scarica energetica e sulla pratica piacevole.

Nuotare, in questo ambito di idee, diventa una conquista di famiglia, attraverso una strada del tutto personale ed in gran parte progettata dallo stesso bambino insieme con i genitori e gli insegnanti. Parafrasando la Dott.ssa Cirigliano, ispiratrice del nostro orientamento pedagogico, l’acquaticità diventa un’arte, “l’arte di sapere stare nell’acqua”, con uno stile personalissimo, scoperto percorrendo una propria strada e perciò frutto della propria personalità, modalità di approccio, tempistica e progettualità.

Il Progetto IntregrAzione è la nostra importante proposta pedagogica dedicata alla disabilità nei bambini di prima e seconda infanzia, che trovano nell’ambito acquatico un ambiente ideale per costruire e ricostruire una costellazione di rapporti umani, esperienze motorie, conquiste, che contribuiscono ad integrare e affermare il loro bagaglio umano.


Il Bambino al centro dell’attenzione


La nostra visione sulle attività acquatiche prevede che il bambino venga messo al centro dell’attenzione con uno sguardo integrale, che esclude di netto l’obiettivo centrale di fare di lui un nuotatore a tutti i costi, se possibile agonista. Gli sforzi, piuttosto, puntano ad un sostegno integrale alla crescita, allo sviluppo, ad una presa di coscienza sempre maggiore sulle proprie competenze e possibilità ed un inserimento sempre più concreto nel mondo del reale in un ambito relazionale sano e produttivo. E’ quindi vocazione naturale del nostro centro associare l’attività ad un percorso di tipo educativo, legato strettamente all’individualità, alla peculiarità e ad un aiuto concreto per l’emersione degli aspetti migliori della personalità del bambino.